LIBRI


HITLER'S GARAND

GERMAN SELF LOADING RIFLES OF WORLD WAR II

di  WEAVER, W.DARRIN
COLLECTOR GRADE PUBLICATIONS INC.
 

ISBN

0-88935-275-5

Pagine

361

Formato

21,5 x 28 cm (8,5” x 11”)

Rilegatura

Rilegato, copertina rigida con sovracopertina.

Foto / disegni

588 Fotografie B/N

Lingua

Inglese

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  Il volume descrive approfonditamente la storia dei fucili semiautomatici tedeschi della seconda guerra mondiale.  
  La trattazione parte da una breve descrizione delle principali armi lunghe semiautomatiche a partire dalla fine del XIX secolo: Mauser 1898 e 1901, Mondragon FSK-15, Mauser 1906/08, Mauser 1909, Mauser 1916, Mauser G35 e Walther A115.  
  Dopo un cenno sulla struttura dell’ufficio armi e dell’industria bellica tedesca viene trattata dettagliatamente la genesi dei Mauser G41(M) e dei Walther G41 (W) partendo dalle specifiche richieste dallo stesso Ufficio Armi dell’Esercito (HwaA – HeeresWaffenAmt).  
  Sebbene le specifiche vennero pienamente rispettate dalla Mauser e disattese dalla Walther il progetto del G41(M) venne messo da parte e fu invece ufficialmente autorizzata la produzione del G41(W) in quanto più semplice ed economico da costruire, più efficiente ed affidabile.  
  In pratica l’Ufficio Armi ignorò le sue stesse specifiche.  
  L’utilizzo reale sui campi di battaglia del fronte orientale mise però immediatamente in luce anche i limiti del G41(W) rispetto al suo rivale sovietico, il Tokarev SVT40. Al punto che la Wermacht dichiarò ufficialmente i semiautomatici russi come “ Sostituti Standard” di quelli tedeschi assegnando loro addirittura una designazione specifica: Mod.259(r) per L’SVT40 e 260(r) per l’SNT40, la versione sniper.  
  Lo stesso Himmler, in una nota ufficiale (riportata nel testo) raccomanda l’adozione degli SVT40 sniper catturati come arma in dotazione ai corpi tedeschi.  
  Conseguentemente nel 1943 venne deciso di copiare il progetto russo ed i tedeschi svilupparono un semiautomatico con funzionamento a presa di gas praticamente identico a quello avversario, dando così origine al GEW43.  
 

L’autore entra quindi nel dettaglio delle ditte che produssero il GEW43: Walther, Gustloff Werke e BLM (Berliner Lübecker Maschinenfabrik) sia negli stabilimenti ufficiali che presso i campi di concentramento di Buchenwald e Neuengamme, in cui vennero appositamente costruiti  degli edifici adibiti alla fabbricazione e all’assemblaggio delle armi.

 
 

Si entra poi nel dettaglio del fucile ed il capitolo 8 è interamente dedicato all’analisi delle parti componenti l’arma con le loro varianti e marcature.

 
  Ampio spazio viene dedicato ai manuali, riprodotti per intero e tradotti in inglese, alle munizioni e agli accessori di corredo.  
  Il capitolo 11 descrive i prototipi, i modelli sperimentali e gli studi effettuati tra il 43 ed il 45.  
  Ben 60 pagine sono invece dedicate alla versione sniper ed ai vari modelli di ottiche.  
     
 

 
 

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Gli ultimi modelli ad essere analizzati (capitolo 15) sono quelli prodotti dopo la fine della guerra: VZ43 Cecoslovacco, G43 della DDR, il modello 43 Norvegese, l’M954 Brasiliano in cal.30-06 costruito dalla Fabbrica de Armas de Itajuba, lo Svizzero G43 in cal.7,5x55 ed i G43 bellici utilizzati sia in Israele ma soprattutto in Russia (che ne catturò almeno 100.000 alla fine del conflitto) e nei paesi satelliti del blocco orientale a partire dalla Jugoslavia.

 
  Particolare attenzione viene dedicata all’analisi ed alla descrizione dei falsi e delle copie che sempre più spesso si trovano sul mercato. Attraverso chiarissime fotografie comparative, dettagliate spiegazioni, consigli e suggerimenti si danno utilissime spiegazioni per evitare di avere brutte sorprese.  
  Una serie di tabelle sintetizzano infine le principali caratteristiche dei vari modelli suddivisi per fabbricante e per anno di costruzione (analogamente a quanto fatto sul libro dei K98 edito dalla stessa casa editrice).  
  Non mancano riferimenti bibliografici, i nomi di ditte e i siti internet dove è possibile trovare sia armi complete che parti di ricambio ed accessori.  
  Nel testo vengono riportati molti documenti ufficiali con traduzione in inglese oppure vengono trascritti letteralmente passi presi dagli stessi. Questa scelta rende la lettura estremamente viva, interessante e molto coinvolgente  
     
 

 

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