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FUCILE
STEYR MANNLICHER MODELLO 1886 Per
qualsiasi informazione o commento riguardo a quest’arma scrivete una
mail all’indirizzo |
Tutti i dati sono stati desunti dalle pubblicazioni elencate in bibliografia, direttamente da esemplari in nostro possesso ed in collaborazione con il Museo della Guerra Bianca in Adamello (link al sito www.museoguerrabianca.it ). |
NOTA
BENE: questo fucile non è stato progettato per sopportare la pressione delle moderne munizioni a polvere infume, il cui uso può causare gravissimi danni alle persone e alle cose. Va posta sempre la massima cautela nell’utilizzo, assicurandosi sempre che il munizionamento con cui si spara sia caricato esclusivamente a polvere nera. |
Notizie generali |
Ideato da Ferdinand Ritter Von Mannlicher (1848-1904) e direttamente derivato dal modello 1885, segna ufficialmente l’introduzione dell’otturatore scorrevole Mannlicher e dell’omonima piastrina di caricamento a 5 colpi. |
Fu
progettato per diventare il fucile d’ordinanza in dotazione
all’esercito Austriaco, ma non fu mai ufficialmente adottato in quanto
rimpiazzato dopo soli due anni dal modello 1888 in cal. 8x50R a polvere
nera. Ne furono prodotti complessivamente circa 93.000 esemplari dagli arsenali di Steyr OEWG (Österreichische Waffenfabrik Gesellschaft di Werndl a Steyr). Nel 1890, a seguito dell’adozione del nuovo munizionamento a polvere infume 8x50R, oltre 75.000 fucili vennero trasformati, ritubando le canne, nel modello 1886/90. La distribuzione ai contingenti austriaci di 1886 in cal.11 fu limitata a reparti di prova, si vedono infatti molto spesso foto della I Guerra Mondiale di militari con il vecchio Werndl 67 ma molto raramente con gli 86. Più diffuso fu invece l’uso dei modelli 1886/90 durante entrambi i conflitti mondiali dagli Austriaci e dagli Italiani. Molti fucili 86/90 vennero catturati dagli Italiani come bottino di guerra nel 1917 e successivamente usati nella II Guerra Mondiale. |
Scheda tecnica |
Tipo: | Fucile a caricamento manuale |
Modello: | Mannlicher 1886 |
Azione: | Otturatore scorrevole Mannlicher 1886 |
Calibro: | 11mm. M.1877 (11x58 Rimmed) (.433) a polvere nera |
Capacità del serbatoio: | 5 colpi |
Sistema di caricamento: | Piastrina asimmetrica Mannlicher 1886 a 5 colpi |
Lunghezza della canna: | 806 mm. (31” 5/8) |
Lunghezza totale: | 1330 mm. (52” 3/8) |
Peso arma scarica: | 4500 grammi |
Rigatura: | 6 righe destrorse |
Sicura: | Disconnettore del grilletto |
Tacca di mira: | A ritto incernierato senza cursore 200 – 2300 passi (150 - 1725 m.) |
Esemplari prodotti: | 93.000 pezzi |
Piastrina La piastrina, stampata da un foglio di lamiera, può essere inserita in un solo verso. Entrambi i bordi della piastrina sono piegati in modo da evitare che le cartucce si possano sfilare accidentalmente. |
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Una volta inserita dall’alto nella scatola serbatoio, e sempre che contenga almeno una cartuccia, la piastrina resta bloccata da un dente che si aggancia nella parte posteriore. È comunque sempre possibile estrarla agendo sull’apposito pulsante di sgancio posto sul bordo posteriore della scatola serbatoio. Una volta alimentato l’ultimo colpo la piastrina viene automaticamente liberata e cade attraverso l’apertura posta sul fondo della scatola serbatoio. Questo è il primo modello in cui la piastrina viene espulsa dal basso: nel precedente modello 1885 infatti l’espulsione avveniva ancora dall’alto, la scatola serbatoio era completamente chiusa e la leva di sgancio si trovava sul lato destro. | ||
Altre caratteristiche | ||
Il
fucile non è provvisto di alcun tipo di cut off e quindi non è possibile
caricarlo manualmente mentre è inserita una piastrina. La sicura è
costituita da un selettore, che può ruotare di 90 gradi, posto sulla
parte posteriore sinistra della culatta. In posizione abbattuta (sicura)
disconnette il sistema di scatto dal grilletto ed impedisce
all’otturatore di scorrere nella sua sede. In posizione sollevata
(sparo) permette lo scatto e lascia l’otturatore libero di scorrere
nella sua sede. |
La tacca di mira è di tipo a ritto incernierato senza cursore. La taratura va da 200 a 2300 passi (150 – 1725 m). Fino a 1500 passi (1125 m) si collima normalmente. | ||
Per i tiri a distanze superiori è prevista la collimazione tra una piastrina che si estrae dal lato destro della tacca di mira ed il mirino posto sul lato destro della seconda fascetta. | ||
Marcature | ||
ÖEWG (Österreichische Waffenfabrik Gesellschaft di Werndl), marchio dell’arsenale della Steyr, sulla parte superiore della camera di cartuccia. Nel caso di accettazione da parte di banchi imperiali: marchi degli arsenali di prova Wn (Vienna), aquila bicipite, ultime due cifre dell'anno – Bt (Budapest), scudo ungherese, ultime due cifre dell'anno). Punzonature di controllo: tutti i componenti principali dell'arma (escluse molle e viti) portano punzonature di controllo della produzione che possono essere : K, L, M, R, Q, IIQ. | ||
Su alcuni calci si trova sulla pala sinistra uno scudo contenente una stella a cinque punte e sotto di essa le lettere MDELE. | ||
Matricolatura | ||
Sul
lato sinistro della culatta e sulla pala sinistra del calcio con le
seguenti varianti: DDDD – DDDDII – DDDDAII – DDDDBII |
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Finiture | ||
Su
nessuna superficie si notano segni di lavorazione e/o utensile, grazie
all'ottima telatura di tutte le parti (segno di una produzione assai
curata). Parti brunite di colore blu profondo: canna, culatta, scatola serbatoio, fascette, viti della scatola serbatoio (escluse le teste). Parti al bianco: tutte le componenti dell'otturatore, leva della sicura, molle a lamina, sistema di elevazione delle cartucce all'interno della scatola serbatoio, levetta di blocco della piastrina, levetta di blocco dell'otturatore, ritto dell'alzo e tacca di mira. |
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Bibliografia |
HOFFMAN
RICHARD A., SCHOTT NOEL P. MASSIMO
PAGANI
WALTER
H.B. SMITH
MARCO
MORIN
IAN
HOGG, JOHN WEEKS
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