2 FUCILI MAUSER MOD. G29/40  ED UN G29 CAL.8x57 CAT.14592

Recentemente catalogati da noi.

 
 

FABBRICATI DALLA STEYR (CODICE 660).

I primi due pezzi dall’alto sono derivati dal modello WZ29 Polacco a cui i tedeschi modificarono le marcature e montarono il calcio del K98.

Presentano WaffenAmt sui ferri (WaA623)

 
 

Il primo è monomatricola con calcio originale che riporta sulla pala tracce dei WaA originali

Il secondo non è monomatricola ed il calcio è stato sostituito con uno di recente costruzione

Il terzo è un raro Mauser G29 costruito dalla Steyr

 

Partendo dall'alto il primo ed il secondo sono marcati:
660
aquila polacca
FB RADOM
1939

Sul lato sinistro sono marcati
wz 29/40
(con le lettere wz cancellate: la marcatura iniziale Polacca era WZ29. I tedeschi cancellarono WZ ed aggiunsero /40)

       

IL TERZO PEZZO DALL'ALTO E' IL RARO MAUSER G29

Il terzo pezzo è un modello decisamente poco comune per non dire veramente raro. Si tratta di uno dei G29 costruiti dalla STEYR in Austria.

BREVE PREMESSA

Il modello G29 è descritto alle pagine 216-218 della 4a edizione del libro "Mauser Military Rifles of the World" di Robert W.D.Ball che si possono leggere a questo link di Google Book

A conferma della scarsità del modello sta il fatto che il libro di Ball (attualmente secondo noi il miglior volume sui fucili Mauser) non ne riporta neppure una fotografia e presenta solo alcuni esempi del modello (simile) 1929 Colombiano.

Il modello 1929 colombiano ha il medesimo calcio molto particolare, ma si differenzia per avere il crest colmbiano sulla camera di cartuccia e la denominazione del fabbricante sul lato sinistro dell'azione. Inoltre il perno di rinforzo sotto la camera di cartuccia ha le estremità piatte.

L'arma è invece fotografata alla pagina 150 della  2a edizione del volume "Armi Lunghe d'Ordinanza 1890-1955" di Massimo Pagani.

 

Passiamo ora alla descrizione del fucile proposto.

La calciatura è notevolmente diversa da quella degli altri due pezzi (e in generale dai K98):

la pala non presenta il classico taglio per il passaggio della cinghia e nemmeno il foro per lo smontaggio dell’otturatore, mentre è presente un dischetto metallico marcato con il WaA 623.

Il calciolo è specifico e caratteristico, abbraccia la pala nella parte superiore ed è completamente diverso dal classico modello tedesco.

L’impugnatura a pistola non è arrotondata ma presenta un caratteristico spigolo tipico di questo modello.

Non è presente nessuno scarico del calcio al di sotto della manetta dell'otturatore. Tale caratteristica è compatibile con la minor piega della stessa manetta che permette di chiudere l'otturatore senza interferenze.

Il perno di rinforzo del calcio, sotto la camera di cartuccia, non ha le estremità piatte ma profondamente incavate.

L'incavo serve per lo smontaggio dell'otturatore, mancando sulla pala del calcio il foro preposto a tale scopo.

Su entrambi i lati del calcio è presente la scanalatura di presa in corrispondenza della tacca di mira.

Il copricanna è di tipo lungo, parte dalla camera di cartuccia, avvolge anche la tacca di mira, ed arriva fino al puntale.

Le fascette sono tipiche e particolari, fissate con vite, e totalmente diverse da quelle dei K98. La fascetta posteriore è dello stesso tipo della carabina Steyr M95 con attacco portacinghia inferiore e laterale sinistro.

Altra differenza rispetto ai K98 è la tacca di mira  (non fotografata) che sul G29 è tarata da 100 a 1800 metri e non fino a 2000 come sui K98.

L'arma è in condizioni eccellenti.

Presenta sui ferri dei WaffenAmt (WaA623) molto nitidi

Sulla pala del calcio sono presenti tre WaA e la lettera L in quanto adottato dalla Luftwaffe = Aeronautica

Sulla camera di cartuccia compare la marcatura: 660 (codice segreto corrispondente alla Steyr) e 1939 (anno di fabbricazione)

Sul lato sinistro della culatta non è riportata alcuna indicazione del modello mentre è riportata l'acronimo K.N.M. (Koneglige Norske Marine) in quanto l’arma divenne preda bellica Norvegese e fu adottata dalla Marina. Non ne venne fortunatamente modificato il calibro in .30-06 come spesso successe per i K98 in dotazione alla Norvegia dopo l'adesione alla NATO.

 

Marcature sulla camera di cartuccia:

7,9 misura della foratura della canna
660 (codice segreto corrispondente alla Steyr)
1939 (anno di fabbricazione)

 

L'arma venne catturata come preda bellica dai norvegesi.

Sul lato sinistro della culatta riporta evidentissima la matricola originale 9629. I Norvegesi effettuarono una grossolana spianatura su cui è riportato K.N.M. (acronimo di Koneglige Norske Marine cioè l'adozione da parte della Marina Norvegese ) e la nuova matricola 11548.

Il lato sinistro della culatta (non visibile perchè si trova a destra della parte fotografata) non riporta alcuna indicazione del modello.

 
 
   
       
 
 

I tre Waffenamt WaA 623 sul lato destro della camera di cartuccia.

 
Sulla lato destro della pala del calcio i due Waffenamt WaA623 e sopra, vicino al dischetto, il  terzo rivela l'adozione da parte dell'aeronautica (L). Tutti e tre sono nitidissimi, perfettamente visibili e conservati pressochè intatti.  
   
       

 

Il caratteristico puntale, dal lato destro, fissato con vite invece che con la classica molla

 

 

Il puntale visto dal lato sinistro. Si vede sia nell'immagine sopra che in quella sotto, la fascetta intermedia

dello stesso tipo dello Steyr M95 con attacco portacinghia inferiore e laterale sinistro.

 

 
 
 

 

 

 

 
       
       
       


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