|
FUCILE
STEYR MANNLICHER MODELLO 1888 Per
qualsiasi informazione o commento riguardo a quest’arma scrivete una
mail all’indirizzo |
Tutti i dati sono stati desunti dalle pubblicazioni elencate in bibliografia, direttamente da esemplari in nostro possesso ed in collaborazione con il Museo della Guerra Bianca in Adamello (link al sito www.museoguerrabianca.it ). |
NOTA
BENE: questo fucile non è stato progettato per sopportare la pressione delle moderne munizioni a polvere infume, il cui uso può causare gravissimi danni alle persone e alle cose. Va posta sempre la massima cautela nell’utilizzo, assicurandosi sempre che il munizionamento con cui si spara sia caricato esclusivamente a polvere nera. |
Notizie generali |
A seguito dell’adozione da parte della Francia del munizionamento Lebel in 8 mm, gli Austriaci si trovarono in condizione di inferiorità perché il loro fucile d’ordinanza era ancora il Mannlicher 1886 in calibro 11mm. Venne quindi deciso di sviluppare un nuovo munizionamento analogo a quello francese e nacque così il Mannlicher modello 1888 in calibro 8x50R a polvere nera. |
Ne
furono prodotti complessivamente circa 290.000 esemplari dagli arsenali di
Steyr OEWG (Österreichische Waffenfabrik Gesellschaft di Werndl a
Steyr). L’arma è pressoché identica, a parte il calibro e le
dimensioni, al modello 1886 (a cui si rimanda) Nel 1890, a seguito dell’introduzione della polvere infume e del corrispondente munizionamento, venne modificato, come più sotto riportato, nel modello 1888/90. Il modello 1888 ma soprattutto il 1888/90 venne ampiamente utilizzato durante entrambi i conflitti mondiali dagli Austriaci e dagli Italiani. Molti di questi fucili vennero catturati dagli Italiani come bottino di guerra nel 1917 e successivamente usati nella II Guerra Mondiale. Il modello 1888/90 venne anche ufficialmente adottato dalla Grecia dall’Ungheria e dalla Bulgaria. All’epoca il dittatore Balmaceda ordinò all’Austria 3500 di questi fucili ma la fornitura venne intercettata durante il trasporto, dalle forze governative cilene. Le armi vennero quindi sequestrate ed usate poco dopo contro Balmaceda nelle battaglie di Concon e di Placilla che con la sconfitta delle truppe del dittatore posero fine alla guerra civile cilena. Si narra che la velocità di fuoco, l’uso di proiettili camiciati e la maggior gittata di queste armi provocarono il terrore nelle guarnigioni del dittatore. Nella battaglia di Concon venne addirittura dato ordine alle retrovie delle truppe del dittatore di sparare sui propri commilitoni della prima linea che fuggivano terrorizzati di fronte al fuoco nemico. Nella battaglia di Placilla l’impressionante (per quel tempo) volume di fuoco demoralizzò completamente le truppe di Balmaceda, ne causò il totale sbandamento e ne segnò la definitiva sconfitta. |
Scheda tecnica |
Tipo: | Fucile a ripetizione a caricamento manuale |
Modello: | Mannlicher 1888 |
Azione: | Otturatore scorrevole Mannlicher 1888 |
Calibro: | 8 x 50R rimfire a polvere nera (.315) |
Capacità del serbatoio: | 5 colpi |
Sistema di caricamento: | Piastrina asimmetrica Mannlicher 1888 a 5 colpi |
Lunghezza della canna: | 765 mm. (30” 1/8) |
Lunghezza totale: | 1285 mm. (50” 5/8) |
Peso arma scarica: | 4350 grammi |
Rigatura: | 4 righe destrorse |
Sicura: | Disconnettore del grilletto |
Tacca di mira: | A ritto incernierato senza cursore 200 – 2500 passi (150 - 1875 m.) |
Esemplari prodotti: | 290.000 pezzi |
Varianti | |
Modello: | Mannlicher 1888/90 |
Calibro: | 8 x 50R rimfire a polvere infume (.315) |
Tacca di mira: | A ritto incernierato senza cursore 300 – 3000 passi (225 - 2250 m.) |
Piastrina La piastrina, stampata da un foglio di lamiera, può essere inserita in un solo verso. Entrambi i bordi della piastrina sono piegati in modo da evitare che le cartucce si possano sfilare accidentalmente. Una
volta inserita dall’alto nella scatola serbatoio, e sempre che contenga
almeno una cartuccia, la piastrina resta bloccata da un dente che si
aggancia nella parte posteriore. È comunque sempre possibile estrarla
agendo sull’apposito pulsante di sgancio posto sul bordo posteriore
della scatola serbatoio. Una
volta alimentato l’ultimo colpo la piastrina viene automaticamente
liberata e cade attraverso l’apertura posta sul fondo della scatola
serbatoio. |
||
Altre caratteristiche | ||
Il
fucile non è provvisto di alcun tipo di cut off e quindi non è possibile
caricarlo manualmente mentre è inserita una piastrina. La sicura è
costituita da un selettore, che può ruotare di 90 gradi, posto sulla
parte posteriore sinistra della culatta. In posizione abbattuta (sicura)
disconnette il sistema di scatto dal grilletto ed impedisce
all’otturatore di scorrere nella sua sede. In posizione sollevata
(sparo) permette lo scatto e lascia l’otturatore libero di scorrere
nella sua sede. |
L’alzo
è tarato da 200 a 1700 passi (150 – 1275 m) sulla graduazione sinistra
e da 1800 a 2500 passi (1350 – 1875 m) sulla graduazione destra per il
tiro indiretto che si effettua collimando la piastrina che si estrae dal
lato destro della tacca di mira ed il mirino posto sul lato destro della
seconda fascetta. |
||
Nel
1890, a seguito dell’introduzione della polvere infume e del
corrispondente munizionamento, la tacca di mira venne modificata
applicando due piastrine e portandone la taratura da 300 a 1800 passi (225
– 1350 m) sulla scala di sinistra e da 2000 a 3000 passi (1500 – 2250
m) sulla graduazione di destra. |
||
Marcature | ||
ÖEWG (Österreichische Waffenfabrik Gesellschaft di Werndl), marchio dell’arsenale di Steyr, sulla parte superiore della camera di cartuccia. Nel caso di accettazione da parte di banchi imperiali: Marchi degli arsenali di prova (Wn (Vienna), aquila bicipite, ultime due cifre dell'anno – Bt (Budapest), scudo ungherese, ultime due cifre dell'anno). Punzonature di controllo: tutte le componenti principali dell'arma (escluse molle e viti) portano punzonature di controllo della produzione che possono essere : K, L, M, R, Q, IIQ. | ||
Su alcuni calci si trova sulla pala sinistra il marchio della repubblica del Cile: uno scudo contenente una stella a cinque punte e sotto di essa le lettere RCh. | ||
Matricolatura | ||
Sul
lato sinistro della culatta e sulla pala sinistra del calcio con le
seguenti varianti: DDDD
- DDDDII
- DDDDAII
- DDDDBII
-DDDDD |
||
Bibliografia |
HOFFMAN
RICHARD A., SCHOTT NOEL P. MASSIMO
PAGANI
WALTER
H.B. SMITH
MARCO
MORIN
IAN
HOGG, JOHN WEEKS
|
||
|
Per qualsiasi suggerimento, segnalazione o richiesta scrivere a: info@euroarms.net